
TOOLS AND METHODOLOGIES FOR GREEN AND SUSTAINABLE BUSINESS

PR VENETO FSE+ 2021-2027
Priorità 1 – Occupazione
COMPETENZE IN TRANSIZIONE
Iscriviti al corso
Attraverso i dati ottenuti dal Censimento permanente delle imprese del 2019, emerge che sempre più imprese fanno scelte e adottano comportamenti sostenibili. Ciò è dovuto alla crescente consapevolezza dell'impatto positivo che la produzione
sostenibile può avere sulla competitività aziendale e sul benessere globale. In Veneto, l'orientamento verso modelli economici sostenibili e circolari, basati sull'innovazione in bioeconomia e sulla neutralità climatica, è una sfida fondamentale per la competitività e la resilienza della Regione, nonché per il suo sviluppo sostenibile in vista delle sfide climatiche e geopolitiche attuali. Tuttavia, il mondo imprenditoriale veneto continua ad operare in compartimenti separati, e per accelerare la transizione verso modelli sostenibili è necessario sviluppare occasioni di condivisione di competenze e innovazioni settoriali in ambito di sostenibilità. Con l'emergere di nuovi paradigmi produttivi basati sul deep-tech e il nature co-design, si stanno aprendo valide opportunità per abilitare il passaggio da una filiera produttiva lineare a una circolare.
Ciò potrebbe aprire la strada a percorsi di crescita economica sostenibile completamente nuovi che evitino lo sfruttamento delle risorse naturali.
Inoltre, la Regione Veneto ha condotto un'indagine per integrare alcuni elementi utili all'analisi del contesto, riguardanti il grado di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.
Il progetto “Tools and Methodologies for green and sustainable business” ha l’obiettivo di sviluppare competenze per lo sviluppo delle aziende attraverso la promozione di azioni industriali volte alla sostenibilità green.
Nel progetto si vogliono accompagnare le aziende a sviluppare e a mettere a sistema le competenze necessarie per definire e gestire un nuovo business model che parta dalla CULTURA AZIENDALE, per arrivare a proporre un prodotto o una linea di prodotti in linea con i principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso anche la gestione sostenibile di energia e rifiuti che sono concetti che stanno alla base dell’economia circolare.
La soluzione innovativa del progetto consiste nel percorso ideato, che conduce le aziende a confrontarsi con tre strategie di business che possono guidare le trasformazioni sostenibili:
- GUARDARE AVANTI: Comprendere quali minacce e, soprattutto, opportunità le pressioni verso la sostenibilità presenti per il futuro del business.
- GUARDARE DENTRO: Considerare come le operazioni aziendali potrebbero essere riconfigurate per accelerare la trasformazione
- verso una maggiore sostenibilità.
- GUARDARE INTORNO: Sfruttare l'ecosistemaaziendale circostante per creare un vantaggio competitivo.
Destinatari: Il progetto coinvolge 6 aziende partner:
I destinatari del progetto rispettano le caratteristiche di utenza prevista in direttiva:
- Lavoratori occupati presso le imprese aderenti al progetto, operanti in unità localizzate sul territorio regionale con modalità contrattuali previste dalla normativa vigente.
- Titolari d'impresa, coadiuvanti d'impresa.
Articolazione: Gli interventi:
LA SOSTENIBILITÀ DEI PROCESSI E DEI PRODOTTI:
I cambiamenti climatici, i contesti di crescente competitività, la numerosità degli stakeholder a cui le aziende devono rispondere, stanno spingendo le Organizzazioni a condurre il proprio business in modo sempre più sostenibile. Ciò significa che per garantire la crescita e lo sviluppo dell’impresa diventa fondamentale gestire le risorse naturali, finanziarie, umane o relazionali in modo efficiente e strategico. La gestione integrata di sistemi correlabili alle tre componenti dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale, economico) è finalizzata ad ottenere una maggiore efficacia ed efficienza nella governance aziendale e permette di generare valore nel lungo periodo.
L’evoluzione delle aziende in tale direzione ha richiesto un cambiamento anche delle conoscenze e competenze di dipendenti e collaboratori. L’Agenda 2030 «Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile», adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015, è un programma d’azione che sta alla base delle linee di sviluppo dei prossimi anni e da cui è necessario partire per costruire un business più sostenibile. Il coach accompagnerà il titolare d’azienda o il responsabile dello sviluppo economico della stessa, in un percorso di apprendimento attivo su processi di sviluppo di un business sempre più sostenibile, i temi che saranno affrontati saranno i seguenti:
- Il concetto di sviluppo sostenibile.
- Le cinque « P » dello sviluppo sostenibile.
- Cosa è e a cosa serve l'Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile «Trasformare il nostro mondo», sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni unite, tra cui l'Italia.
- Panoramica generale dell’Agenda 2030: Obiettivi di sviluppo sostenibile, Target ed Indicatori dall’Agenda 2030 al Green Deal Europeo processi di trasformazione all’interno della mia azienda per perseguire uno sviluppo sostenibile.
CIRCULAR ECONOMY MANAGEMENT:
L’economia circolare è un tema di grande attualità oggi nel dibattito scientifico, istituzionale e manageriale, sia italiano che internazionale. Si tratta di un nuovo approccio industriale che mira a una riduzione del consumo di risorse naturali mediante un loro impiego più efficiente, al fine di preservare l’ambiente naturale compatibilmente con lo sviluppo dell’economia e delle imprese. Così facendo, l’adozione dell’economia circolare contribuisce a raggiungere uno o più dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, o SDGs (Sustainable Development Goals), inglobati nell’Agenda 2030. Pur richiamando le imprese a valorizzare l’onda della sostenibilità in maniera pragmatica, l’economia circolare richiede al top management aziendale di adottare nuove azioni strategiche di riprogettazione dei modelli di business, intervenendo sia nella catena del valore, che nei rapporti con i partner lungo la supply chain, così come nelle proposte dirette ai clienti. L’economia circolare riveste quindi una grande valenza strategica per le imprese al fine di perseguire una crescita sociale ed economica in modo più sostenibile Il corso ha l’obiettivo di introdurre ai partecipanti il tema dell’Economia Circolare, attraverso un’alternanza di teoria, di dati, di modelli di business già applicati, casi pratici ed esempi applicativi una edizione dell'intervento sarà di carattere interaziendale.
BUSINESS SUSTAINABILITY & CIRCULAR ECONOMY:
Sostenibilità ed economia circolare stanno diventando pilastri fondamentali dei sistemi economici moderni e rappresentano un’alternativa di sviluppo per rispondere alla sfida globale del depauperamento delle risorse naturali. Per operare efficacemente in questo mutato contesto economico le imprese, pubbliche e private, devono dotarsi di nuovi strumenti gestionali capaci di generare e governare, contestualmente, valore economico, sociale e ambientale in una logica condivisa tra mondo imprenditoriale e società civile. Chi frequenta il corso intende aumentare le proprie competenze anche attraverso il confronto con docenti, manager e consulenti di direzione provenienti da questo settore. Insieme a loro, verranno discusse le esperienze più significative per diverse tipologie di business. L’esperienza didattica permette di fornire una risposta alla necessità di coniugazione tra i processi di Business Development e Innovazione Sostenibile grazie alle attività interattive individuali e di gruppo che stimolano l’analisi critica dei problemi e la ricerca di soluzioni applicabili al contesto di riferimento.
LA GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI:
Ogni anno un cittadino dell’Unione Europea genera in media 4,5 tonnellate di rifiuti, di cui circa la metà viene smaltita in discarica. Numeri impressionanti che non possiamo più sostenere, sia dal punto di vista ambientale che economico. Sono gli effetti collaterali della cosiddetta economia lineare, basata sulla produzione di un bene, il suo consumo e il conseguente smaltimento. A questa è essenziale contrapporre con forza un modello di economia circolare dei rifiuti, che superi il concetto di fine vita della materia. Per comprendere il concetto di economia circolare è sufficiente osservare ciò che accade in natura. In natura, in effetti, non esiste il rifiuto. Tutto ciò che viene prodotto ha uno scopo e tutto ciò che diviene scarto si trasforma in nuova risorsa, innescando un circuito virtuoso che si autoalimenta. Ecco cosa si ritiene per gestione sostenibile dei rifiuti nell’economia circolare un sistema in cui si supera il percorso produzione-consumosmaltimento per sostituirlo con un modello, appunto, circolare, dove il prodotto di scarto finale viene re-immesso in circolo come materia prima seconda. Quindi, dopo il consumo e prima dell’eventuale smaltimento, è necessario attivare dei processi virtuosi come la riparazione, il riutilizzo, il riciclo. Lo scopo del corso è quello di fornire gli idonei strumenti tecnici e legislativi per poter gestire correttamente il ciclo dei rifiuti e contribuire alla realizzazione di una vera economia circolare un intervento sarà di carattere interaziendale.
ENERGY MANAGEMENT E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE:
Il Settore dell’Energia è in continua evoluzione: Tecnologie emergenti, scarsità di Risorse e la crescente domanda mondiale disegnano un quadro energetico nuovo, sensibile non solo all’utilizzo ma anche alle modalità di impiego dell’ Energia stessa.
Il precedente pacchetto europeo al 2020 (il cosiddetto 20/20/20) è stato aggiornato ed ampliato dal nuovo Quadro per il clima e l’energia al 2030.
La strategia fissa tre obiettivi principali da conseguire entro il 2030:
- Una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990).
- Una quota almeno del 27% di energia rinnovabile.
- Un miglioramento almeno del 27% dell'efficienza energetica.
Il quadro è stato adottato dai leader dell’UE nell'ottobre 2014 e rappresenta la prosecuzione del pacchetto per il clima e l'energia 2020. Le Aziende dimostrano grande capacità di cogliere le opportunità del settore, attraverso l’apertura a nuovi modelli di business, nuove tecnologie orientate all’utilizzo di forme di energia rinnovabile e all’efficienza energetica; affiora quindi, una grande consapevolezza riguardo alla centralità dei temi “Energia” e “Sostenibilità”.
All’esito del percorso formativo i partecipanti avranno competenze e conoscenze per:
- Ottimizzare e migliorare il consumo energetico sia presso Enti Pubblici che privati, con l’obiettivo di razionalizzare i consumi e dunque operare un risparmio.
- Svolgere attività manageriali, attraverso l’elaborazione di piani di risparmio energetico derivanti dalla conoscenza integrata e da un’assunzione di competenze assai trasversali.
In poche parole, saranno in grado di analizzare e indirizzare l’azienda verso scelte sostenibili della gestione energetica all’interno dell’impresa.
ACQUISTI SOSTENIBILI E QUALIFICA FORNITORI:
L'approvvigionamento sostenibile è l'integrazione dei principi di responsabilità sociale d'impresa (CSR) nei processi e nelle decisioni di approvvigionamento delle aziende, assicurando allo stesso tempo che essi soddisfino i requisiti dei loro stakeholder. Gli acquisti sostenibili integrano requisiti, specifiche e criteri compatibili con la tutela dell'ambiente e della società nel suo insieme; l'impegno a favore degli acquisti sostenibili assicura che i valori fondamentali di sostenibilità di un'azienda siano presenti in tutto il ciclo di vita dei prodotti e dei servizi erogati. Durante l’intervento saranno trattati i seguenti argomenti:
- Green Procurement.
- Marchi ecologici.
- L’impatto del ciclo di vita: LCA e Carbon Footprint.
- Parallelismo tra le norme ISO 9001 – ISO 14001 – ISO 45001 attraverso il punto 8 delle norme (“approvvigionamenti”).
- La norma ISO 20400:2017 sugli Acquisti Sostenibili.
- Esercitazioni pratiche e casi di studio.
ACTION RESEARCH FINALIZZATA ALL’INTRODUZIONE DI UN NUOVO PRODOTTO SOSTENIBILE:
Il processo che si andrà ad intraprendere per valutare l’introduzione di nuovo prodotto sostenibile, sarà il seguente:
- 1. Identificare il problema: la necessità di un prodotto sostenibile nel mercato attuale.
- 2. Definire gli obiettivi: sviluppare un nuovo prodotto che sia sostenibile, redditizio e in grado di soddisfare le esigenze del mercato.
- 3. Creare un team di ricerca: composto da esperti di marketing, ingegneri, tecnici e personale di produzione.
- 4. Identificare le caratteristiche del prodotto sostenibile: definire le caratteristiche che il prodotto dovrà avere per essere considerato sostenibile, ad esempio materiali riciclati, produzione a basso impatto ambientale, utilizzo di energia rinnovabile.
- 5. Identificare i potenziali clienti e il mercato: condurre un'analisi di mercato per comprendere le esigenze dei potenziali clienti e come il nuovo prodotto può soddisfarle.
- 6. Sviluppare e testare il prototipo: sviluppare un prototipo del prodotto e testarlo per valutare la sua sostenibilità, funzionalità e redditività.
- 7. Raccogliere dati e analizzare i risultati: raccogliere dati dal prototipo testato e analizzarli per identificare le aree di miglioramento.
- 8. Implementare le modifiche necessarie: utilizzare i risultati dell'analisi dei dati per apportare le modifiche necessarie al prototipo.
- 9. Testare il prodotto aggiornato: testare il prodotto aggiornato per valutare se le modifiche apportate hanno migliorato la sostenibilità, la funzionalità e la redditività.
- 10. Ripetere il processo: continuare a migliorare il prodotto attraverso cicli di test e analisi dei dati fino a raggiungere l'obiettivo di un prodotto sostenibile, redditizio e in grado di soddisfare le esigenze del mercato.
ACTION RESEARCH FINALIZZATA ALL’INTRODUZIONE DI PROCESSI PRODUTTIVI GREEN:
In generale, il processo di Action Research può essere suddiviso in diverse fasi:
- Identificazione del problema: la prima fase consiste nell'identificare il problema da risolvere, che nel nostro caso potrebbe essere la necessità di implementare processi produttivi più sostenibili.
- Definizione degli obiettivi: una volta identificato il problema, è importante definire gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso l'implementazione di processi produttivi green. Questi obiettivi dovrebbero essere specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti e limitati nel tempo.
- Analisi del contesto: la terza fase consiste nell'analisi del contesto aziendale, per comprendere le dinamiche interne e le possibili sfide che possono essere incontrate nel processo di transizione verso processi produttivi green.
- Costruzione di una squadra di lavoro: è importante coinvolgere diverse figure all'interno dell'azienda, come dirigenti, tecnici, operai, addetti alla sicurezza, e così via, per assicurare un'ampia partecipazione e il supporto di tutti gli attori coinvolti.
- Definizione delle soluzioni: sulla base delle informazioni raccolte e del supporto della squadra di lavoro, è possibile definire le soluzioni più appropriate per implementare processi produttivi green all'interno dell'azienda.
- Implementazione delle soluzioni: la sesta fase consiste nell'implementare le soluzioni identificate e monitorare il loro impatto sulla produzione aziendale.
- Valutazione e monitoraggio: l'ultima fase consiste nella valutazione del processo di implementazione, al fine di identificare le azioni da correggere o migliorare per assicurare il successo del processo di transizione verso processi produttivi green.
PROJECT WORK - ECODESIGN DI PRODOTTO:
L'ecodesign o design sostenibile è la progettazione intelligente del prodotto finalizzata a eliminarne idealmente ogni impatto negativo sull'ambiente e sulle persone lungo il suo intero ciclo di vita: dallo studio alla produzione, alla commercializzazione, alla manutenzione, fino alla gestione del suo fine-vita. Secondo una recente pubblicazione dell'Unione Europea, dal titolo Ecodesign your future. How ecodesign can help the environment by making products smarter, ben l'80% degli impatti ambientali di un prodotto sono definiti al momento della sua progettazione. Questo significa che in fase di design è possibile incidere – e non poco – sui suoi contenuti effettivi di sostenibilità prendendo in considerando tutte le relazioni che un prodotto/servizio/ciclo produttivo ha con l'ambiente, in ogni sua fase vitale: dall'acquisto delle materie prime alla produzione, packaging, distribuzione, uso e fine vita. L'Ecodesign (o design/progettazione sostenibile) è un modello economico che coinvolge l'intero processo di ideazione, progettazione, vendita sul mercato e smaltimento di un prodotto che rispetti l'ambiente, attraverso la riduzione ai minimi livelli dell'impatto negativo che potrebbe avere sull'ecosistema. L'intervento accompagnerà le aziende ad una ridefinizione dei loro prodotti ( nella totalità o per linea di prodotto) applicando tale metodologia a prodotti e cicli già esistenti al fine di capire come poterli aggiornare e modificare, verso un aumento del loro livello di sostenibilità ambientale. Lo scopo è appunto quello di poter operare scelte progettuali consapevoli, che siano in grado di aumentare la sostenibilità economica, ambientale e sociale del prodotto in una prospettiva di ciclo di vita, comparando due o più soluzioni produttive differenti e tra loro alternative.
WORKSHOP 1 - GREEN DEAL EUROPEO: IMPATTO SULLE AZIENDE VENETE:
Il Green Deal Europeo è un ambizioso piano strategico promosso dall'Unione Europea per ridurre l'impatto ambientale e promuovere la sostenibilità economica e sociale. Il piano mira a raggiungere una serie di obiettivi importanti, come la riduzione delle emissioni di gas serra, l'uso di fonti di energia rinnovabile, la promozione di una economia circolare e il miglioramento della qualità dell'aria e dell'acqua. L'implementazione del Green Deal Europeo potrebbe avere un impatto significativo sulle aziende venete. Le aziende che non adotteranno pratiche sostenibili rischiano di essere penalizzate da normative più restrittive, da tasse verdi o da un calo di reputazione. Al contrario, le aziende che investono nella sostenibilità potrebbero beneficiare di incentivi e di un miglior posizionamento sul mercato. In particolare, le aziende che operano nei settori dell'energia, dei trasporti, dell'agricoltura e dell'edilizia potrebbero essere particolarmente interessate al Green Deal Europeo, in quanto questi settori sono tra i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra e dell'inquinamento ambientale. Le aziende venete che operano in questi settori potrebbero quindi trarre beneficio dall'adozione di tecnologie e pratiche sostenibili, come l'uso di fonti di energia rinnovabile, la riduzione degli sprechi e la promozione di un'economia circolare. In sintesi, l'implementazione del Green Deal Europeo potrebbe rappresentare una sfida per le aziende venete, ma anche un'opportunità per diventare più sostenibili e competitivi sul mercato globale. La sensibilizzazione dell’argomento descritto avverrà attraverso la metodologia del workshop, azione in cui saranno invitate le aziende coinvolte a progetto e altri imprenditori e lavoratori del territorio che intendono avvicinarsi alla materia.
WORKSHOP 2 - ECONOMIA CIRCOLARE: LA SOSTENIBILITÀ:
La sostenibilità nell'economia circolare è un concetto fondamentale che si riferisce alla capacità di creare valore economico in modo equo ed equilibrato con l'ambiente e la società. L'economia circolare mira a eliminare gli sprechi e a massimizzare l'utilizzo delle risorse attraverso l'adozione di modelli di produzione, consumo e smaltimento che favoriscono la riduzione dell'impatto ambientale. In questo contesto, la sostenibilità si basa su tre principi fondamentali:
- Riduzione degli sprechi: La sostenibilità nell'economia circolare implica la riduzione deglisprechi di risorse e l'adozione di modelli di produzione e consumo efficienti. Ciòsignifica che le imprese devono produrre beni e servizi con un minor impattoambientale e che i consumatori devono scegliere prodotti e servizi che abbiano una vitautile più lunga.
- Riuso e riciclo: La sostenibilità nell'economia circolare implica anche il riuso e il riciclo dei materiali e delle risorse. Ciò significa che i produttori devono utilizzare materiali riciclati e che i consumatori devono restituire i prodotti al termine della loro vita utile per il riciclo.
- Equità sociale ed economica: La sostenibilità nell'economia circolare deve anche garantire l'equità sociale ed economica, promuovendo il lavoro dignitoso e la riduzione delle disuguaglianze. Ciò significa che le imprese devono garantire salari equi e condizioni di lavoro sicure, e che i consumatori devono scegliere prodotti e servizi che rispettino i diritti dei lavoratori e delle comunità locali.
In sintesi, la sostenibilità nell'economia circolare mira a creare un'economia più equa,efficiente ed ecologicamente sostenibile, in cui le risorse sono utilizzate in modoresponsabile e le disuguaglianze sono ridotte.